Rotating Tower

21 06 2008

È l’evento architettonico-ambientalista del secolo: la “Rotating Tower” che sta per sorgere a Dubai, capitale mondiale dell’architettura avveniristica, ma che è stata interamente progettata in Italia. Per la precisione a Firenze, dal 58enne architetto fiorentino David Fisher, che terrà la conferenza stampa di presentazione all’Hotel Plaza di New York, il 24 giugno prossimo.

L’anticipazione della vigilia è comprensibile, visto che la rivoluzionaria torre di Fisher è stata annunciata come «la prima architettura interamente girevole al mondo». Un grattacielo di 313 metri distribuiti su 68 piani di altezza, con un budget di circa 330 milioni di dollari, che cambierà continuamente forma e produrrà elettricità in misura decisamente superiore al proprio fabbisogno grazie allo sfruttamento dell’energia eolica e solare. Gli abitanti della torre potranno scegliere a piacimento il panorama e la luce del giorno che desiderano, grazie ad un meccanismo che consente ad ogni piano di ruotare in modo autonomo. «Gli spostamenti avranno una velocità molto lenta -, spiega Fisher – così da non risultare fastidiosi per gli inquilini, che non percepiranno il movimento». Oltre a porre fine all’era dell’architettura statica ed immutabile, la rivoluzione di Fisher ne inaugura una nuova, all’insegna della dinamicità.

Grazie allo sfruttamento dell’energia del sole e del vento, il grattacielo sarà autosufficiente dal punto di vista energetico. Le turbine montate orizzontalmente tra un piano e l’altro e i pannelli solari che troveranno posto sui tetti dei singoli appartamenti produrranno energia elettrica in misura significativamente superiore al fabbisogno, consentendo all’edificio di venderla all’esterno. In un anno la torre dovrebbe fornire circa 190 milioni di kilowatt di energia, per un valore di oltre 7 milioni di euro.

Al suo interno la torre girevole ospiterà un albergo a sei stelle, uffici e appartamenti di varia grandezza e, negli ultimi piani, cinque “ville” da 1.500 mq ciascuna. Ogni villa avrà a disposizione un parcheggio auto al proprio piano servito da uno speciale ascensore. Sul tetto, la “Penthouse” avrà addirittura una piscina e un giardino. E se non bastasse la “Rotating Tower” sarà dotata di un eliporto “a scomparsa” al 64° piano: una piattaforma “magica” che si materializzerà per consentire l’atterraggio dell’elicottero, dissolvendosi nel nulla subito dopo.

La Rotating Tower è la prima torre realizzata con sistemi industriali. Il 90% dell’edificio sarà costruito in moduli realizzati in fabbrica e poi assemblati in cantiere, che richiederanno la presenza di soli 90 tra tecnici e operai contro gli oltre 2.000 di una equiparabile fabbricato tradizionale. La conseguente, drammatica riduzione nel rischio di incidenti ed infortuni – in un’era segnata in Italia da continue morti sul lavoro – è uno degli aspetti forse più rilevanti di questa torre.


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6 responses

26 06 2008
claudia barana

buongiorno,
è possibilie avere un contatto con david fisher? per un’intervista. o delle immagini ad alta risoluzione?

grazie.
cordiali saluti,
claudia

26 06 2008
PWS Admin

Provi a contattare l’Ordine degli Architetti della Provincia di Firenze.

26 06 2008
janejacobs

Ma non si poteva progettare un simile edificio sperimentandolo in scala piu’ piccola?

26 06 2008
PWS Admin

Megalofobia?

13 07 2008
Michele

Buongiorno! Questo progetto è incantevole vorrei collaborare con voi a realizzarlo, ho esperienza decennale nel montaggio di sistemi modulari di vario genere, con specializzazione nelle controsoffittature e pareti divisorie anche radianti, apprendo con molta facilità le novità nel montaggio, sono a vostra disposizione da subito, se siete interessati alla mia offerta contattatemi!!!!! In attesa di un vostro riscontro colgo l’ocasione oer porgervi Distinti saluti

13 07 2008
PWS Admin

Michele, “noi” non abbiamo progettato questo edificio, ne riportiamo semplicemente notizia.
Provi a contattare direttamente l’arch. Fisher.

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